Esperienza al 1° Winter Camp DECODE
Continuare ad aggiornarsi e formarsi, partecipare a corsi e stage per un educatore somatico e praticante di arti marziali come me è fondamentale, non potrei farne a meno. Non si smette mai di imparare e si deve anche saper restare sempre allievi. Nel mio caso specifico ho proprio scelto di fare un punto e a capo nel campo delle arti marziali. E’ splendido cominciare un nuovo cammino, con tutto il bagaglio di esperienze fatte e con l’entusiasmo di un bambino che ha voglia di scoprire, ho deciso da qualche tempo di intraprendere seriamente e profondamente un cammino di pratica e di ricerca nelle arti interne tradizionali cinesi per migliorare non solo la conoscenza di me stesso e di come il mio corpo risponde a determinate sollecitazioni e stimolazioni, ma per lavorare su dei principi che possono nutrire in modo significativo le mie competenze per il mio lavoro nel Rolfing®.
Dal 26 al 28 gennaio scorso ho quindi partecipato con grande entusiasmo, gioia ed interesse al 1° Winter Camp della Decode tenuto dal M° Mauro D’Angelo, che si è svolto nella splendida cornice delle Alpi, presso Rheme Notrè Dame in Valle d’Aosta.
Immergersi nella metodologia dell’insegnamento del M° Mauro D’Angelo e della Decode è come aprire una porta che ti permette di vedere l’universo delle pratiche interne cinesi da una prospettiva estremamente concreta, chiara e diretta, dove le teoria e la pratica sono l’una a supporto dell’altra, e non è un modo di dire, è realtà vera, senti proprio nel corpo sia la teoria che pratica. Questo permette di lavorare su te stesso con la leggerezza nel cuore, ma soprattutto ti porti a casa tutto, ma proprio tutto, ogni singola cosa è stata così nitida nella teoria quanto nella pratica tanto nel corpo da poterla allenare fin da subito in autonomia. Questo ha un valore enorme, e non è per niente scontato.
Un’ esperienza che mi ha lasciato un’impronta indelebile, tanto nella mia mente, quanto nel mio corpo, ma soprattutto nel mio cuore, perché tutto era coerente e funzionale, ritmo, didattica, intensità, pause, silenzi, risate, serietà e anche giocosità.
Ho iscritto nel corpo la memoria e le informazioni di cosa devo ricercare e sentire, questo permette di sentirmi libero di praticare sapendo esattamente cosa cercare, dove cercare e come cercare. Anche questo non è scontato.
L’ atmosfera di serenità e calma ha permesso di mettere le persone a loro agio, si percepiva un senso di libertà di poter sbagliare senza sentirsi giudicati, tutt’altro, si vive la sensazione di essere accompagnati in un processo di scoperta attraverso l’esperienza di ogni singolo praticante, perché il come procedere nella pratica è terreno comune e condiviso da tutti.
Ciò che per me ha reso davvero trasformativa questa esperienza è stato verificare che fin da subito ho potuto accedere a determinati stati fisici, certe sensazioni, e accordandomi come se fossi uno strumento (cit. M° Mauro D’Angelo). Quando chi ti insegna ha chiaro come trasmettere, con un metodo preciso e funzionale, allora capisci veramente su cosa devi lavorare perché sai che risultati devi ottenere. Nessuna promessa sul futuro, quì e ora questo lo puoi fare, e lo fai.
Inoltre condividere questo seminario con altri praticanti molto desiderosi di esplorare le profondità di queste arti e discipline ha creato un clima utile per poter apprendere, e ha reso ogni momento ancora più significativo. Abbiamo riso insieme, abbiamo imparato insieme e, alla fine, abbiamo condiviso un senso di gratitudine profonda per l’opportunità di crescita e trasformazione.
Mentre il seminario giungeva alla sua conclusione ho sentito proprio chiaro il senso di gratitudine sia per il prezioso lavoro di ricerca che ha fatto il M° Mauro d’Angelo sia per il suo impegno meticoloso nel formulare un metodo che permetta di trasmettere queste antiche discipline adattandole alle esigenze dei tempi di oggi.
Ho lasciato quel luogo con il cuore pieno, lo spirito rinfrancato, e un bagaglio di cose pratiche su cui studiare e praticare (perché ho esperito sulla mia pelle che studiare e praticare sono due cose molto diverse – anche questo non è scontato!). Quello che propone il M° D’Angelo non è solo una pratica fisica di antiche arti interne cinesi, non è solo il lavoro interno, ma è un viaggio (per chi vuole anche spirituale) che porta alla scoperta di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Ringrazio di cuore il M° D’Angelo, sua moglie Monica, e tutto lo staff degli insegnanti, i quali sono sempre stati disponibili aperti e gentili nell’aiutare ognuno di noi. Proprio una bella esperienza. Ora non mi resta che attendere il Summer Camp della Decode, nel frattempo studio e pratico!
Andrea Brighi
29 gen 2024